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domenica 31 marzo 2013

Rosario Catania - Ultra Walker











Ora di partenza: 06:00
Ora di arrivo: 19:00
Tempo di camminata effettiva: 12h
Pausa complessiva: 1h
Quota partenza: 420 metri sl.l.m
Quota di arrivo massima: 2920 metri s.l.m
Dislivello in ascesa: 2500 metri
Dislivello in discesa: 2500 metri
Km percorsi in totale: 66
Tempo di ascesa: 8h
Tempo di discesa: 5h
Media reale: 5.07 km/h
Velocità massima: 11 Km/h (raggiunta in tecnica di NW alternata e tecnica NW a saltello da 2500 metri a 1920)
Area coperta : 27091 mq
Punti registrati: 2932
Pendenza massima in salita: 37.9%
Peso alla partenza: 69kg
Diario alimentare: 250 gr pane condito con prosciutto e formaggio, 500 ml coca cola, 1.5 litri acqua, 130 gr frutta secca
Peso all’arrivo: 68 kg



CAMMINATA PASQUALE DI 13 ORE DA MASCALUCIA A TORRE DEL FILOSOFO DEL TREKKER ROSARIO CATANIA

   Il trekker catanese Rosario Catania non finisce di stupire: nella domenica di Pasqua ha camminato per 12 ore con obiettivo la vetta dell'Etna. Stavolta, però, non c'era alcun record personale da battere, né aveva attorno medici che lo monitoravano con holding metabolici o prelievi di saliva e di sangue. A spingerlo in questa impresa utilizzando la solita tecnica della Nordic Walking (camminata nordica), che prevede l'uso dei bastoncini da trekking, è stato l'immenso amore che il giovane trekker nutre per la "sua" Montagna, camminando dalle 6 alle 19, con una sola ora di riposo tra andata e ritorno, da Mascalucia alla Torre del Filosofo, vale a dire da 550 a 2.920 m s.l.m., con un dislivello di ben 2.370 metri!
   Rosario questa camminata non era in programma...
"Il grande Angelo D'Arrigo diceva che spingendo quotidianamente i nostri limiti riusciamo, a piccoli passi, a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza. Ecco, tutto cominciò qualche giorno fa, affacciandomi dal terrazzo di casa mia, una bella mattina di primavera, con accanto mia figlia Elena. Guardavo l’Etna, maestosa, imponente, quieta e terrificante allo stesso momento. Ho visto i crateri sommitali, in continuo divenire morfologico per i numerosi episodi parossistici degli ultimi tempi, ho anche osservato quelli eccentrici, così vicini, anzi ormai integrati nella vita di catanesi, ho visto un vulcano, una montagna, una distanza notevole, un forte dislivello: tutto ciò per me è stato come un richiamo. Proprio così, l’Etna mi ha chiamato, quasi volesse dirmi "se hai veramente padronanza dei tuoi piedi e della tua testa, vienimi a trovare, non usare mezzi a motore, avvicinati a me con calma e tranquillità, apprezzami per quello che sono, per quello che posso darti, nel bene e nel male, non invadere i miei spazi, ma godi della mia grazia e della ricchezza che posso darti". Guardai Elena e le dissi: "Aiutami a preparare lo zaino, domani faccio visita all’Etna e ci vado a piedi, andata e ritorno".
   Detto fatto, la mattina seguente, domenica di Pasqua, ecco Rosario prendere tutto l’occorrente necessario che aveva minuziosamente preparato il giorno prima, già perché l’Etna non va mai sottovalutata, specialmente quando si è soli e a piedi.
   "Devi contare sulle tue forze, sulla tua preparazione fisica e psicologica se vuoi affrontare tanti chilometri e superare un dislivello di quasi 2.500 metri. L’obiettivo, infatti, era l’ex Torre del Filosofo, ai piedi dei crateri sommitali, limite di interdizione imposto dalla Prefettura per  validissimi motivi di sicurezza, a quota 2.920 m s.l.m. Così, alle 6 di domenica mi misi in cammino, tutto in salita, attraversando strade comunali e provinciali, che si snodavano senza fine, tra innumerevoli tornanti, verso la meta ambita. E' stato un percorso lento e faticoso, ma che mi ha regalato emozioni, paure, rabbia, conforto. L’emozione di vedere l’Etna sempre più vicina, i suoi boschi, le sue sciare, la sua fauna, la paura nell’incrociare cani randagi, fenomeno diffuso per incuria dell’uomo che continua ad abbandonare rifiuti ovunque, la rabbia nel vedere un’infinità di microdiscariche e rottami di ogni genere, il conforto che l’Etna comunque ti dona, nonostante ti senti sfiancato dalla fatica e amareggiato dalla violenza nei suoi confronti, accarezzandoti con il vento e tenendoti compagnia con il fruscio dei suoi alberi. Ecco, allora, che mi torna la carica, la voglia di raggiungerla, di amarla di più e di trasmettere a chi mi sta accanto ogni giorno, l’amore e il rispetto per questa Terra. E l’Etna è una manifestazione reale della "vita" che regna nelle sue viscere più profonde, con le sue lave, talvolta distruttive, ma prova materiale di un pianeta vivo e sovrano sull’esistenza di ogni forma di vita!
    Dopo otto ore di salita, e appena 30’ di pausa, tenendo una media in salita di 4 km/h per 33 km, Rosario raggiunte finalmente la meta, sfiancato, piegato, bagnato dalla neve, dal sudore, dalle lacrime...
   "Sì, infatti, mi giro e vedo un paesaggio che lascia senza fiato, spaziando dalla maestosità dei crateri sommitali del vulcano attivo più alto d’Europa, alla ricchezza della valle del fiume Simeto,  all’immensa Valle del Bove al litorale ionico, davvero unico nel suo genere perché accosta il blu del mare al nero delle scogliere laviche e al giallo-oro della sabbia della Plaia. Ai fianchi, i due bacini idrografici più importanti dell'isola, il Simeto e l’Alcantara, che sembrano abbracciare il vulcano, quasi a isolarlo dalla terraferma. Così ho cominciato la discesa, con i miei fedelissimi bastoncini da Nordic Walking".
   Alla fine, Rosario ha percorso in tutto ben 66 km in 13 ore con una media complessiva di 5 km/h e 60’ di pausa complessiva.
   "Obiettivo raggiunto - dice uno stremato Rosario al suo ritorno a Mascalucia - ho fatto visita alla "mia" Montagna contando ancora una volta sulle mie sole forze e la mia mente camminando per 12 ore effettive. E, proprio a lui, ad Angelo D’Arrigo, dedico questa mia piccola, ma importantissima impresa: grazie Angelo!".

GIUSEPPE SPERLINGA

martedì 5 marzo 2013

Risultato finale- Guya Endurance 36 ore no stop















Nei giorni 02 e 03 Marzo si è svolto presso il Boschetto della Playa il Guya Endurance Trekking 36 ore no stop volto alla sensibilizzazione del dono del midollo osseo e/o cellule staminali emopoietiche promosso dall’associazione ADMO di Catania, inserito nella manifestazione “Week end in Red” organizzato dall’associazione SaFiRo. L’endurance ha avuto come protagonisti Rosario Catania, che ha raggiunto in 36 ore il record personale di 150 km. L’altro protagonista, Manfredi Salemme, si è dovuto ritirare per problemi fisici. Entrambi erano supportati e monitorati dalle università di Catania (Dott. Fabio Galvano, e Dott. Giovanni Livolti), Enna  (Dott.ssa Donatella Di Corrado) e Verona (Dott.ssa Anna Pedrinolla). La base operativa è stata ospitata dal Nucleo A cavallo della Polizia locale del Comune di Catania (Commissario Condorelli A., Alì F., Beninato F., Figlia T., Fighera M.,  Licandro M., Maritato G., Purrazzo A., Spadaro F.). La loro ospitalità e gentilezza è stata fondamentale. Ci siamo sentiti veramente a casa, persone stupende che hanno ospitato la nostra sede operativa nella struttura da loro restaurata. Il Boschetto della Playa dove si è svolta la 36 ore è molto frequentato da sportivi e famiglie è stato il contorno di questa singolare manifestazione.
Al termine della prova Manfredi e Rosario sono stati premiati durante la manifestazione Week-End in Red presso il Romano Palace Hotel.

I dati relativi alla prova: kcal consumate, passi, dislivelli, km effettivi di entrambi i partecipanti, soste e quant'altro verranno aggiunti al post appena disponibili.

Questi sono i miei dati:


DISPENDIO ENERGETICO TOTALE
10214
DISPENDIO ENERGETICO ATTIVO
9272
ATTIVITA’ FISICA (3.0 METs)
27 ore 10 minuti
MEDIA METs
3.80
CONTA PASSI
152983