Ho preso il treno delle otto e
zerosei da Chiavari e alle dieci e trenta sono arrivato a Pisa.
Conosco questa città, infatti
appena fuori dalla piazza ho girato a sinistra e dopo cento metri ho chiesto ad
uno dove si trovasse via Pietrasantina… sono tornato indietro ed ho preso la
direzione giusta.
“Sempre addiritto” mi ha detto un
pensionato con un cagnolino e così mi sono indirizzato verso nord-nord ovest:
SS 1 Aurelia.
Il passo sempre sul sei a controllare le targhe delle macchine
per vedere a che lettera siamo arrivati, ora siamo alla ER.
Vecchiano, Migliarino e
finalmente Torre del Lago, qui ho fatto una scelta indovinata per il risparmio
chilometrico ma molto azzardata per la mia incolumità, ho continuato
sull’Aurelia che qui è quasi un’autostrada… infatti una pattuglia della
stradale, molto gentilmente, mi ha avvertito del rischio che correvo.
In ogni caso, con la dovuta
prudenza sono arrivato a Viareggio ascoltando il secondo tempo della partita
Chievo – Juventus. Forza Juve!!!
A Viareggio ho superato il
quartiere Marco Polo dando un’occhiata al camposanto dove riposa tutta la mia
famiglia, senza potermi fermare, ma lasciando un saluto affettuoso a tutti.
Lido di Camaiore, Marina di
Pietrasanta e infine la Versiliana, un chilometro di sentiero, fra gente che
corre, bambini e vecchi pensionati.
Sono entrato nel lungomare di
Forte dei Marmi mentre sfrecciava una Ferrari, qui il lusso ed il benessere si
toccano con mano. Ville stupende e macchine prestigiose ovunque si guarda,
persone con pacchetti degli acquisti fatti… e qui i prezzi sono altissimi, ma
tant’è che pur di fare un acquisto qui la gente fa miracoli.
Ho camminato su una pedonale
sorpassando tutti e dopo il Cinquale, Marina di Massa e Marina di Carrara,
ormai alla luce della frontale sono arrivato a Fiumaretta da dove avrei
raggiunto Arcola in un paio di chilometri… ma… strada chiusa, ponte in
costruzione… e allora, tornato a Marinella, raggiunta Sarzana ed infine Arcola…
non prima di aver gustato un panino e un sacchetto di patatine fritte al
McDonald’s seguito da una Coca Cola ghiacciata.
Una vera cena molto apprezzata
anche perché dal caffè preso a Chiavari, durante il cammino mi ero concesso
solo… meno di mezzo litro d’acqua e un gelato da € 2,50. Sono uno che consuma
pochissimo.
Beverino,
Strada dei Tedeschi, Il sentiero si
snoda seguendo il corso del fiume Vara collegando Piana Battolla - Beverino –
Padivarma.
Questo percorso è stato realizzato in parte dalle milizie tedesche
della Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale, come via di fuga., io
grazie alla torcia frontale sono riuscito a percorrerla non senza difficoltà a
causa del fango e di un guado.
La
temperatura era di meno quattro gradi e giunto finalmente a Padivarma ho
trovato conforto in un bar appena aperto con un bel cappuccino e brioche al
cioccolato.
Qui
ero nel mio, nessun dubbio sull’itinerario Borghetto Vara, Brugnato, Carrodano
e da qui ho iniziato a salire verso il passo del Bracco, a Mattarana ho preso
un altro cappuccino, il sole ormai mi scaldava la schiena dolorante.
Superato
il passo ho cominciato a scendere verso Sestri levante dove sono arrivato alle
17,11.
Mi ha
raccolto mio figlio Massimo e mi ha riportato a casa, dove un’abbondante pasta
asciutta con un ottimo ragù ed un bicchiere di vino mi hanno indirizzato nel
letto dove finalmente ho potuto riposare, felice, si felice di avercela fatta.
158
km, 9940 calorie, 1 giorno e sei ore, 182518 passi ad una velocità media di
5,5,
il
dispositivo Armband dice:
sdraiato: NON RILEVATO, Sonno: NON RILEVATO…
in questa
prova non ci si sdraia, non si dorme…. MAI!
Il prossimo "allenamento" partirà da Savona (80) o Imperia (120) o Ventimiglia (200 km). Ma verrà effettuato dopo la 36 ore di Catania dei giorni 2 e 3 marzo p.v.