PER QUALCUNO IL TEMPO STA PER FINIRE, SOLO TU PUOI AIUTARLO! ISCRIVITI AL REGISTRO DONATORI MIDOLLO OSSEO E POTRAI SALVARE UNA VITA............. admo@admo.it

sabato 5 gennaio 2013

Endurance 36h - Catania



Rosario e Manfredi


Il percorso



Con in Patrocinio del Comune di Catania,  direzione Ecologia e Ambiente, nei giorni 2 e 3 marzo:


Manfredi Salemme e Rosario Catania affronteranno un endurance di 36 ore no stop adottando la tecnica della camminata nordica (Nordic Walking) per ADMO e la scienza - Partiranno allo stesso orario ma per non entrare in competizione in direzioni opposte.

Le soste saranno brevissime per entrambi, si nutriranno e si disseteranno durante i prelievi ed il cambio batterie degli strumenti che indosseranno.

L'evento sarà compreso nella manifestazione della Scuderia Ferrari Club di Catania: Week-End in Red. 

La prova oltre che per la propria soddisfazione, sarà volta a sensibilizzare le Istituzioni e l'opinione pubblica verso ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo).

Gli atleti saranno assistiti dalle Università di Catania, Enna e Verona, indosseranno alternativamente un Cosmed K4 (spirometro). Saranno entrambi provvisti di un Holter Motorio Metabolico "Armband" della Sensormedics, un GPS ed un Cardiofrequenzimetro.

Entrambi calzeranno e testeranno scarpe da trekking della ditta GRONELL di nuova produzione, interamente prodotte in Italia.

Sponsor Unico: Hotel Romano Palace

Organizzazione: Associazione SaFiRo & Ferrari Club Italia

La partenza è fissata per le ore 06,00 di sabato 2 marzo 2013 dall'area portuale di Catania, il termine della prova è previsto per le ore 18,00 di domenica 3 marzo 2013 all'interno della lobby del Romano Palace Hotel.



venerdì 4 gennaio 2013

Da Pisa a Sestri Levante - no stop






















Ho preso il treno delle otto e zerosei da Chiavari e alle dieci e trenta sono arrivato a Pisa.
Conosco questa città, infatti appena fuori dalla piazza ho girato a sinistra e dopo cento metri ho chiesto ad uno dove si trovasse via Pietrasantina… sono tornato indietro ed ho preso la direzione giusta.
“Sempre addiritto” mi ha detto un pensionato con un cagnolino e così mi sono indirizzato verso nord-nord ovest: SS 1 Aurelia.

Il passo sempre sul sei  a controllare le targhe delle macchine per vedere a che lettera siamo arrivati, ora siamo alla ER.

Vecchiano, Migliarino e finalmente Torre del Lago, qui ho fatto una scelta indovinata per il risparmio chilometrico ma molto azzardata per la mia incolumità, ho continuato sull’Aurelia che qui è quasi un’autostrada… infatti una pattuglia della stradale, molto gentilmente, mi ha avvertito del rischio che correvo.

In ogni caso, con la dovuta prudenza sono arrivato a Viareggio ascoltando il secondo tempo della partita Chievo – Juventus. Forza Juve!!!

A Viareggio ho superato il quartiere Marco Polo dando un’occhiata al camposanto dove riposa tutta la mia famiglia, senza potermi fermare, ma lasciando un saluto affettuoso a tutti.

Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta e infine la Versiliana, un chilometro di sentiero, fra gente che corre, bambini e vecchi pensionati.

Sono entrato nel lungomare di Forte dei Marmi mentre sfrecciava una Ferrari, qui il lusso ed il benessere si toccano con mano. Ville stupende e macchine prestigiose ovunque si guarda, persone con pacchetti degli acquisti fatti… e qui i prezzi sono altissimi, ma tant’è che pur di fare un acquisto qui la gente fa miracoli.

Ho camminato su una pedonale sorpassando tutti e dopo il Cinquale, Marina di Massa e Marina di Carrara, ormai alla luce della frontale sono arrivato a Fiumaretta da dove avrei raggiunto Arcola in un paio di chilometri… ma… strada chiusa, ponte in costruzione… e allora, tornato a Marinella, raggiunta Sarzana ed infine Arcola… non prima di aver gustato un panino e un sacchetto di patatine fritte al McDonald’s seguito da una Coca Cola ghiacciata.

Una vera cena molto apprezzata anche perché dal caffè preso a Chiavari, durante il cammino mi ero concesso solo… meno di mezzo litro d’acqua e un gelato da € 2,50. Sono uno che consuma pochissimo.

Beverino, Strada dei Tedeschi, Il sentiero si snoda seguendo il corso del fiume Vara collegando Piana Battolla - Beverino – Padivarma.
Questo percorso è stato realizzato in parte dalle milizie tedesche della Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale, come via di fuga., io grazie alla torcia frontale sono riuscito a percorrerla non senza difficoltà a causa del fango e di un guado.

La temperatura era di meno quattro gradi e giunto finalmente a Padivarma ho trovato conforto in un bar appena aperto con un bel cappuccino e brioche al cioccolato.

Qui ero nel mio, nessun dubbio sull’itinerario Borghetto Vara, Brugnato, Carrodano e da qui ho iniziato a salire verso il passo del Bracco, a Mattarana ho preso un altro cappuccino, il sole ormai mi scaldava la schiena dolorante.

Superato il passo ho cominciato a scendere verso Sestri levante dove sono arrivato alle 17,11.

Mi ha raccolto mio figlio Massimo e mi ha riportato a casa, dove un’abbondante pasta asciutta con un ottimo ragù ed un bicchiere di vino mi hanno indirizzato nel letto dove finalmente ho potuto riposare, felice, si felice di avercela fatta.

158 km, 9940 calorie, 1 giorno e sei ore, 182518 passi ad una velocità media di 5,5,
il dispositivo Armband dice: 
sdraiato: NON RILEVATO, Sonno: NON RILEVATO… 
in questa prova non ci si sdraia, non si dorme…. MAI!

Il prossimo "allenamento" partirà da Savona (80) o Imperia (120) o Ventimiglia (200 km). Ma verrà effettuato dopo la 36 ore di Catania dei giorni 2 e 3 marzo p.v.



giovedì 3 gennaio 2013

Periplo dell'Etna del 1981



Vi allego una lettera che avevo inviato il 16/dic./2012 via e-mail al Sig. Giuseppe Sperlinga quale autorero di un articolo pubblicato su "la Sicilia del 28/nov./2012

Sig. Giuseppe Sperlinga attirato dalla parola “record”, ho letto con interesse il suo articolo “Sull’Etna prove generali di record” pubblicato alla pag. 43 de “La Sicilia” del 28/nov./2012. 

Oltre al fatto in sé ed alle capacità atletiche del Sig. Rosario Catania, mi ha molto colpito il supporto tecnico a sostegno della prova e sono piacevolmente ritornato con la memoria indietro di 31 anni quando nel luglio del 1981, quattro allora giovani atleti, appassionati anche dello sci di fondo,
-Vito, Turi, Mario e Nuccio- affrontarono un ben più impegnativo quasi-periplo della Montagna.

Partimmo alle 03.30 del lunedì 20 luglio 1981 dalla zona degli attuali monti Silvestri, poi giù dalla Schiena dell’Asino per attraversare una spettrale Valle del Bove illuminata dalla luna piena, qualche ora dopo l’alba, eravamo fuori e poi in sequenza: rifugio Citelli, caserma Pitarrone, grotta dei Lamponi, monte S. Maria, monte Spagnolo, monte Maletto, monte Scavo, piano della Galvarina, piano Vetore e Grand’Albergo dove, stravolti ma fieri, arrivammo alle 21,05.

Lo strumento più tecnologico che avevamo, oltre alla bussola, era un conta-passi.
Niente telefonino né GPS, né cardiofrequenzimetro od Holter, ci permeava però l’entusiasmo di fare le cose, unito alla passione per la Montagna ed il costituendo parco dell’Etna. Una buona organizzazione aiutò la riuscita dell’impresa e ci permise di viaggiare con un minimo di peso, avevamo, infatti, lasciato lungo il percorso uno po’ di rifornimenti di cibo ed acqua ed anche le scarpe leggere, ben celate all’uscita della Valle del Bove che doveva essere affrontata con scarponcini più robusti per evitarne la distruzione a causa del tagliente terreno lavico.
Percorremmo circa 73 Km in 17 ore e 35 minuti ad una media oraria di 4,2 Km/h., chi portava il contapassi ne registrò all’arrivo 107.353. 

L’evento fu anche stavolta riportato da “La Sicilia” con due articoli a firma di Andrea Lodato pubblicati il 18/luglio/1981 e l’altro qualche giorno dopo.

Il Sig. Cantone, al quale i quattro ex-giovani atleti del giro del luglio 1981 porgono gli auguri, ha almeno un dato di riferimento per il record da battere.

Il nostro più cordiale saluto,


Vito Sapienza
Vito, Turi, Mario, Nuccio